Dove dormire a Francoforte: The Trip – 25hours Hotel

Terminare una settimana lavorativa intensa con l’idea di partire, qualsiasi sia la meta, è sicuramente il miglior modo per iniziare il week end.

Così, complice un appuntamento di lavoro di Ale in terra tedesca, ci siamo concessi una breve fuga in Germania.

Usciti dall’ufficio ci siamo infilati in macchina e via, verso nord, attraversando tutta la Svizzera da Lugano a Basilea per raggiungere la nostra prima tappa, Friburgo, a due passi dal cuore della Foresta Nera, e spostarci poi a Francoforte.

Ammetto che non ho un gran feeling con le città tedesche fatta eccezione per Berlino.

E se Friburgo ci ha piacevolmente sorpreso, Francoforte invece non ha che confermato la mia poca intesa con questa terra: decisamente fredda, un pochino austera, totalmente pervasa dall’anima finanziaria, tanto che neppure la piazza della città vecchia riesce a scaldare. 

Ma alla fine, anche a Francoforte, sono riuscita comunque a trovare una cosa bellissima, il The trip hotel, uno dei fighissimi hotel della catena 25hours che, beh, non dico valga il viaggio a Francoforte, ma se capitate in città non potete non scegliere di dormire lì.

25hours Hotel 

Per chi non li conoscesse, i 25hours Hotel sono un gruppo di hotel, o meglio, dei fighisisimi boutique hotel a tema sparsi qua e là per l’Europa.

Le città dove al momento si possono trovare sono Berlino, Francoforte, Monaco, Zurigo, Dubai, Parigi, Vienna, Amburgo e presto, nel 2020, anche a Firenze (sono già pronta a prenotarlo!). 

Dal momento in cui li ho scoperti, non vedevo l’ora di testarli e finalmente questo viaggio ha creato l’occasione. 

I 25hours boutique hotel si distinguono per l’animo giovane, fresco e frizzante del loro design, una sorta di fil rouge di stile e filosofia che li caratterizza anche se poi sono uno diverso dall’altro, ciascuno con un tema che lo rende unico rispetto agli altri. 

A Francoforte ce ne sono due ma noi non potevamo che scegliere il The Trip, ovvero il viaggio. Un hotel che promette di fare il giro del mondo in un giorno. Ed effettivamente virtualmente è così.

E poi mi ha ricordato tanto gli altri concept e design hotel dove ho avuto modo di soggiornare in altri viaggi come l’Ace Hotel di New York, l’Hotel di Amsterdam e anche hotel a Denver. 

The Trip Francoforte

L’hotel di Francoforte promette un viaggio attorno al mondo in un giorno con tanto di scritta a caratteri cubitali sulla facciata esterna, che (ahimè) rispecchia. dal punto di vista architettonico, l’austerità della città.

Dentro invece mille colori, un tappetino all’ingresso che da il benvenuto “allo straniero” e un enorme gigante aereo (per fare appunto il giro del mondo) sulla parete color Tiffany (uno dei miei colori preferiti).

Luce soffusa che crea atmosfera e riservatezza, l’ampio spazio comune si suddivide tra un caffè, una piccola area con social table, divanetti in stile vintage per il relax o per il coworking, il bancone reception e lo shop dove comprare piccoli oggetti di design e libri per lo più dedicati al tema viaggio (io li avrei presi tutti…).

I piani e le stanze diventano luoghi da cui incomincia il vero viaggio: Africa, Asia, Oceania, Artico, Tropici. Un viaggio virtuale in terre lontane fatto di avventure e spedizioni leggendarie.

L’intero concept dell’hotel è stato ideato dall’artista di Francoforte Michael Dreher con il team di Morgen Interiors che hanno voluto portare “il mondo” proprio nel quartiere della città in cui si trova la Stazione Centrale, la HauptBahnhof, il luogo da cui appunto per tanti parte ogni giorno il proprio viaggio.

La struttura dell’hotel

Al The Trip di Francoforte troverete diverse tipologie di stanze tra cui scegliere: si parte dalla “small” per i giovani che viaggiano low budget. Si passa alla Medium con i 4 temi principali: Africa, Asia, Oceania, Artico. 

Per esigenze diverse di spazio, si sale alla large e l’extra large, per arrivare fino alla Pisac suite di 48 metri quadri (praticamente un piccolo appartamento) o addirittura la Machu Picchu Suite.

Ad ogni piano corrispondono diverse stanze personalizzate appunto a tema. Gli stessi corridoi diventano un viaggio con le pareti ricoperte di immagini che rappresentano il tema di riferimento come può essere l’Artico o la foresta pluviale. Pensate che esiste anche la sauna dedicata agli Inuit, i nativi del popolo canadese, e sul tetto un percorso ad ostacoli per fare esercizio fisico o come dicono loro per sfogarsi.  

Completano l’hotel un personale giovane molto friendly, e un ristorante a tema in questo caso israeliano, luogo di tendenza tanto da essere uno dei più gettonati in città. 

La nostra stanza al 25hours

Per la nostra notte a Francoforte non potendo andare al Polo Nord, abbiamo scelto il capo opposto, ovvero il Polo Sud.

L’area in cui si trovava la nostra stanza era la Freezing Antartia con un lungo corridoio dai colori blu, azzurro, nero che narrava le imprese in questa terra estrema. 

In camera, un mix di stile un po’ urban, un pò industrial ma dando sempre quel tocco cool e minimal.

Pareti azzurre, insegna “south pole”, borse per chi deve compiere un’impresa e un’enorme cartina appesa alla parete (ammetto di averla scelta per questo).

Il bagno è tutto nero e specchiato e la doccia ha un soffione per il getto d’acqua fantastico dove rimanerci per ore.

Ma i vari pack dei detergenti presenti qua e là ti ricordano di chiudere l’acqua mentre ti insaponi per evitare sprechi e preservare il bene più importante della nostra terra, l’acqua.

Letto enorme e comodissimo dove per farti compagnia ti aspetta Schlafmonster, il piccolo pupazzo nonché mascotte del 25hours.

In questo 25hours Hotel ci siamo trovati talmente bene che, complice la pioggia, la città noiosa, praticamente il primo giorno abbiamo oziato in hotel guardando un film a letto ed il secondo giorno abbiamo utilizzato la lobby come campo base per il lavoro. Fosse sempre così!

Un ristorante di tendenza: Shuka Bar

L’hotel ha annesso il Shuka Bar, ovvero il ristorante di tendenza della città di Francoforte che rispecchia l’animo dei 25hours ed è curato da uno dei più noti chef in città.

Non solo, a fianco del ristorante potete rifugiarvi in una sorta di secret bar dove degustare uno dei numerosi saké che troverete in lista!

Qui al Shuka Bar “Israele incontra la Palestina” come tengono a specificare, con un menù che offre piatti di matrice medio-orientale.

Il locale è davvero un must anche per chi non è ospite dell’hotel, considerato uno dei posti cool dove andare o da non mancare a Francoforte.

E noi non ce lo siamo fatti dire due volte.

Attraversato il cortile con i mille volti sorridenti che ricoprono l’intera facciata interna, alla fine abbiamo praticamente cenato qua entrambe le sere: qualità altissima, piatti semplici ma allo stesso tempo particolari dove a farla da padrone sono due ingredienti base, melanzane e carne di agnello. 

Per noi, la scelta è ricaduta proprio sulle melanzane fritte con salsa di mango e hummus di ceci con ragù di agnello: un piatto dal gusto particolare diverso da quello che siamo soliti mangiare da noi.

Sul menù sono presenti anche diversi piatti vegetariani con insalate fresche e gustose. Noi abbiamo assaggiato quella con lamponi, vinagrette sempre al lampone e grana: una delle più buone che io abbia mai mangiato.

Infine i dolci che prevedono sia proposte vegane sia classiche ma sempre con un tocco di particolarità.

Devo ammettere che però nessuna mi ha particolarmente colpito, neppure il triplo cioccolato. 

Conclusione: venite a cena qui anche se non soggiornate al 25hours Hotel!

E sebbene la qualità sia alta e il ristorante è uno dei più cool in città, i costi sono decisamente bassi: con 25 euro a persona si mangia alla grande, bevande incluse.

Quanto costa dormire a Francoforte

Il costo per dormire in una stanza come la nostra è stato di 89 euro totali, praticamente “niente” considerata la tipologia di hotel, posizione e città in cui si trova.

Vero che il periodo in cui noi vi abbiamo soggiornato non era alta stagione, ma è un hotel che mantiene i costi abbordabili.

La colazione non è compresa nel prezzo ma accessibile.

Viene sempre servita nel ristorante e ha un buffet davvero ricco.

Qui trovate dai mini bretzel alla frutta fresca o disidratata, pane, brioches, marmellate varie, una ricca scelta di cereali, diversi piatti salati tra cui anche il salmone oltre alla possibilità di farsi preparare le uova strapazzate o scrumble direttamente dalla cucina.

Ottima la varietà incredibile di té in bustina o da infusione. 

Premetto che in genere non amo la colazione a buffet perché spesso è molto fredda e senz’anima, ma questa devo dire che merita.

La struttura ha anche qualche posto auto ma se per caso lo trovate full non disperate a pochi passi a piedi potete parcheggiare nel silos per una cifra bassa: noi per due notti di parcheggio più l’intero giorno abbiamo pagato 30 euro.

E se volete girare la città in bicicletta, non preoccupatevi, l’hotel le mette a disposizione for free.

Insomma ve lo dico, il The Trip lo consiglierei proprio a tutti gli amici.