Visitare Park Omega, è sicuramente un’attività più adatta alle famiglie eppure riserva piccole e grandi sorprese per chi di bimbi al seguito come me non ne ha.
Quando Ester, una mia amica con cui condivido la passione per gli Stati Uniti, me lo ha consigliato come tappa da fare in Quebec (lei c’era stata l’anno prima), ero certa che avrei visto qualcosa di speciale.
Se poi la visita viene fatta con una guida eccezionale come Serge Lussier, il direttore in persona del parco, capace di trasmettere un amore incondizionato per questo luogo ed i suoi animali, beh allora la visita può diventare solo ancora più speciale.
Visitare Parc Omega: perché questo parco è speciale
Quando ho incontrato Lussier, sono bastati pochi istanti per essere conquistata dalla sua passione con cui descriveva il parco. Mi ha raccontato di come all’alba ama bere il caffè davanti al lago e di come conosce per “nome” tutti gli amicali che lo popolano tanto che, vi assicuro, riconoscono il suono della sua voce.
Virgil, uno degli orsi bruni che popolano Parc Omega, al richiamo di Serge “Virgil mon amì”, si è alzato come quando io chiamo Pantone, il mio gatto nero!
Ma al di là di questi simpatici momenti, Serge mi ha fatto scoprire come Parc Omega sia un parco davvero unico al mondo perché qui si trovano tutte le specie di animali selvaggi del Canada: si può ammirare l’orso bruno, il bisonte del Nord America, i cervi, i bambi, il moose, il cervo rosso, la volpe rossa e quella artica, il coyote, il racoon (come quello che ho incontrai a Virginia City), il lupo grigio e il lupo nero, i castori…
Con alcune di queste specie si può davvero entrare in contatto diretto! Il parco infatti è una sorta di piacevole, interessante e divertente safari tanto che vi assicuro che non vorrete più lasciarlo.
Visitare Parc Omega: com’è suddiviso il parco
Parc Omega ha è suddiviso in due principali: il laghetto degli spiriti indiani del Nord America e il loop di circa 15km da effettuare in macchina e che è il vero e proprio percorso da seguire per vedere e incontrare tutta la fauna.
Vi sono poi il Welcome Center appena entrati con un piccolo bar, un negozio di souvenir ma soprattutto è dove fare il rifornimento di carote (un pacco costa 2,50 dollari canadesi) da offrire agli animali.
Lungo il percorso troverete poi un’area dove fermarsi per assistere ad alcune esibizioni di animali come falchi, aquile e animali di piccola taglia.
Il Lumberjacks Camp è un altro punto di riferimento del parco: da qua si dirama il sentiero per raggiungere la fattoria ma soprattutto a pochi passi si trova una zona incantata dove potrete assistere ad una distanza così incredibilmente ravvicinata il momento “della merenda” di un branco di veri lupi.
In inverno c’è anche una “Cabane a sucre” dove viene prodotto lo sciroppo d’acero.
E per i più avventurosi il parco ha creato una zona in cui è possibile dormire in una tenda tipì, la tenda tipica utilizzata dalle tribù indiane.
Visitare Parc Omega: come visitare il parco
Parc Omega è un parco naturale privato a poche miglia di distanza dalla piccola cittadina di Montebello e a solo un’ora e mezza di macchina dalla città di Montreal.
Aperto tutto l’anno, per accedervi bisogna pagare un ingresso ma soprattutto è fondamentale comprare un bel pacco di enormi carote che troverete al Welcome Center appena entrati. Sì, avete capito bene, bisogna comprare delle carote perché con queste vi farete amici tutti, ma proprio tutti, gli animali del parco.
La visita del parco si svolge prevalentemente a bordo della propria macchina (in alcune zone è severamente vietato scendere) questo perché gran parte degli animali si aggirano liberamente nelle varie aree.
Beh non aspettatevi che i lupi o gli orsi compaiano di fronte a voi, ma sicuramente il bisonte o un cervo dalle enormi corna (un animale maschio supera in altezza anche una jeep) li incontrerete piuttosto facilmente.
Il parco, per chi non fosse dotato di mezzi propri, mette a disposizione delle navette o dei caddy elettrici con i quali verrete accompagnati dalle guide del parco (ma vi avviso che assomiglia ad una gabbia). Il loop in macchina è fattibile in un paio d’ore, ma tutto dipende da quanto lentamente andrete, quante carote vorrete distribuire ai vostri nuovi amici che busseranno al finestrino con occhioni stupendi alla ricerca dell’ennesima “merendina” e quanti animali attraverseranno la strada.
Inoltre dipende da quanto tempo deciderete di dedicare alle diverse aree e se le vorrete vedere tutte o meno. Non sono grandi ma ovviamente ci vuole più tempo: girare il laghetto (a piedi) comporta circa una mezz’oretta, andare fino alla fattoria a piedi e tornare altri 30 minuti, assistere allo show dedicato agli animali rapaci almeno 20 minuti, vedere l’emozionate momento in cui viene dato da mangiare ai lupi altri 20 minuti…
Beh, vi assicuro che non starete dunque solo due ore ma vi fermerete un bel po’ di più, del resto quando mai vi ricapiterà?
Anche l’incontro con gli animali del parco dipende dall’orario in cui andrete. Inutile dirvi che al mattino presto (dalle 9 alle 11) avrete più possibilità: il parco si è appena svegliato, gli animali hanno fame e il flusso dei visitatori è meno intenso e potrete cosi godervi il tutto con maggiore tranquillità e intensità. Io ho effettuato il giro ben tre volte in tre orari differenti e posso dirvi che se partite intorno alle dieci vedrete una buona parte degli animali.
Comunque non disperate se arrivati in altre fasce orarie: cervi, alci, moose e i bambi quelle non ve li perderete sicuramente.
Se capitate durante il periodo dell’accoppiamento potreste incontrare cervi “puzzoni” (sì avete letto bene) che fanno cose indescrivibili per attirare le femmine…Ve lo dico perché se metteranno il testone nella vostra macchina alla ricerca delle carote dovrete essere pronti poi lavare ben bene il tutto dalla fanghiglia che vi lasceranno.
Il parco è aperto tutto l’anno, anche con metri e metri di neve regalando foto e scorci di animali sommersi da un immenso bianco da lasciare a bocca aperta.
Siete pronti? Allora via, varcate l’ingresso e armatevi di carote a go go!
Il lago degli spiriti indiani
Il lago degli spiriti delle tribù indiane è la prima “attrazione” che incontrerete poco dopo aver lasciato la welcome area.
All’arrivo in prossimità del laghetto rimarrete subito colpiti dall’enorme scultura di legno raffigurante un thunderbird, secondo la mitologia indiana l’uccello del tuono dalle ali lunghe più di 2 canoe: passateci sotto per un auspicio di buona fortuna, portate rispetto alla terra, respirate profondamente e quando attraverserete le ali dell’aquila assumete un pensiero positivo ed esprimete un desiderio.
Da lì potrete percorrere il breve sentiero, il First Nations Trail, di circa un chilometro che si snoda intorno al lago. Il tracciato ha un importante valore perché come dice il nome “First Nations Trail” è il primo sentiero che unisce simbolicamente tutte le 11 tribù native indiane ciascuna delle quali è qui rappresentata da un totem che ne narra la loro storia.
Percorretelo in silenzio ascoltando gli spiriti degli indiani, fermatevi ad ammirare i vari totem che illustrano l’intima relazione tra popoli aborigeni, natura e favolose leggende che fondarono la loro cultura.
Fermatevi in particolare a contemplare il totem scolpito dall’artista indiano Algonquin Metis Denis Charrette: per realizzarlo è stato utilizzato un tronco di un bellissimo cedro rosso di ben 400 anni.
Questo pezzo unico d’arte si ispira ad una delle leggende più antiche della tradizione orale del Nord America, in cui “Tshakapesh”, cerca il mostro gigantesco “Katshituashk”, che ha ucciso i suoi genitori.
È un pezzo davvero maestoso rappresentativo delle radici storiche attraverso le quali recuperare la consapevolezza della storia delle Prime Nazioni e il Cammino Sacro iniziato 15.000 anni fa.Il titolo è in lingua Algonquin, una tribù indiana: ADABIJ ATISOKEWIN MITIK’MO che significa: “L’albero che sta raccontando la storia in un modo nuovo“
Il giro del lago comporta solo trenta minuti a piedi, gli animali sino qua non arrivano se non le tartarughe o i vari piccoli e dolci bambi.
Visitare Parc Omega: a due passi da un branco di lupi
A degli orari ben stabiliti (informatevi appena entrate nel parco) nell’arena situata a pochi passi dal Lumberjack Camp che incontrerete lungo il loop principale, potrete assistere ad uno spettacolo unico, il momento in cui i ranger del parco danno da mangiare al branco di lupi grigi con cuccioli al seguito.
L’arena è strutturata in modo da poter vivere questa esperienza da due prospettive diverse: una sorta di piccola tribuna posta sulla terrazza dal quale il personale del parco spiegherà la vita del branco e dalla parte sottostante che con le sue ampie vetrate vi mette quasi in contatto diretto con i lupi avendoli a pochissima distanza da voi tanto che vi sembrerà quasi di toccarli.
A prima vista, nonostante le enormi zampone, i lupi sembrano dei cucciolotti tutti da strapazzare ma appena vedranno il cibo, metteranno in mostra le loro zanne e a quel punto, non appariranno propriamente così teneri. Ho assistito personalmente ad un cucciolo che voleva rubare il pezzo di carne alla madre… e la reazione della madre non è stata propriamente carina neppure con lui tanto che il cucciolotto se ne è andato “piangendo” sconsolato.
Chi decide poi di dormire all’interno del parco potrà assistere nuovamente a questo evento che si tiene alle 19 in modo più esclusivo in un’altra zona del parco accessibile proprio solo a chi è ospite: anche qui i lupi saranno davvero vicinissimi e inoltre sarete “in compagnia” anche degli orsi.
Dormire all’interno di Parc Omegà: glamping in Canada
Per la prima volta in vita mia ho sperimentato il glamping. E devo ammettere che anche se non fa propriamente per me è un’esperienza davvero unica da vivere all’interno di Parco Omega.
Vi sono a disposizione una decina di tende teepee, le tipiche tende che usavano le tribù indiane. Essendo glamping, sono state adattate in termini più confortevoli: all’interno sono dotate di due futon e giusto di qualche arredo utile per appoggiare le varie cose.
All’esterno della tenda è stato predisposto lo spazio per accendere il falò e, se riuscite a procurarveli, potrete divertirvi ad arrostire i marshmallows in pieno stile nord americano. Scordatevi elettricità e dunque la luce, dovrete realizzarla voi con il fuoco. Alla reception, oltre a fornirvi di coperte ed asciugami, sarete dotati del kit necessario per il fuoco, ovvero un bel sacco di legna, carta e diavolina.
Vi consiglio di portarvi una luce da campeggio o una torcia perché all’interno della tenda è davvero buio.
A disposizione degli ospiti c’è poi un’area comune coperta dotata di cucina con tutto il necessario e soprattutto con delle prese elettriche. Poco distante l’area con i bagni e le docce, esattamente come in campeggio, ma con docce molto belle tutte in legno e ben pulite…
Oltre alle tende, a disposizione ci sono anche due casette ideali per le famiglie. Preparatevi ad una notte molto umida, le tende sono immerse nella foresta e la temperatura scende di diversi gradi. Ricordatevi che alle 19 potrete incontrare di nuovo i lupi.
Dove mangiare vicino al parco: Montebello
All’interno del parco è possibile mangiare nei punti di ristoro: uno all’interno del Welcome Center uno nel Lumberjacks Camp, con panini easy, bibite e merendine.
In alternativa (ve lo consiglio), potete fare una spesa a Montebello che dista 10 minuti di macchina, per organizzare un pic-nic seduti fuori dalla tenda oppure mangiare direttamente a Montebello.
Il paesino è piccolo ma ha qualche posto dove pranzare o cenare. C’è anche una formaggeria pluripremiata e un microbirrificio locale. Noi abbiamo testato anche gli hamburger di Délice Champetre, un ristorante alla buona dove però gli hamburger sono nella versione gourmet realizzati esclusivamente con prodotti local.
Il formaggio arriva dalla formaggeria locale che vanta il bluecheese più premiato del Canada. Il pane è senza sale e grassi, e anche tutto il resto è rigorosamente made in Quebec.
Nel menù, immancabili le Poutine con diverse varianti sul tema. Perfino le maionesi di diverse gusti sono home made. E per concludere, del gelato artigianale come dolce.
Gli abbinamenti dei panini sono decisamente originali ed accattivanti: io ne ho scelto uno con bluecheese e cranberries mentre come gelato ho invece optato per i gusti miele (local) e gianduia (quasi morivo per la quantità) mentre Alex invece non ha resistito dal provare il gelato alla birra locale dal gusto originale.
A questo punto direi che siete quindi pronti per visitare Parc Omega, ballare con i lupi, incontrare orsi, sfamare le alci e perché no bruciare marshmallows sul fuoco!
Leggi anche Il nostro itinerario nel Canada Orientale
PARC OMEGA 399 Route 323 North, Montebello – Quebec
www.parcomega.ca