Da circa poco più di un anno il Mandarin Oriental Milano, hotel a 5 stelle e oltre dopo essere approdato in tutte le città internazionali di un certo calibro è arrivato anche a Milano.
Dormirci è qualcosa di letteralmente inaccessibile a meno che non siate super ricchi.
Ma fare una colazione luxury nel locale annesso il bar del Mandarin Oriental Milano, seppur con un costo decisamente più alto rispetto ad una normale colazione, è comunque fattibile anche per noi comuni mortali.
E noi ovviamente dopo aver fatto la colazione al Principe di Savoia a Milano siamo andati a testarla!
Mandarin Oriental Milano l’hotel
Per chi ancora non sapesse cos’è il Mandarin Oriental vi basti sapere che questa è una catena internazionale di hotel super luxury.
Qui non si parla di hotel a 5 stelle ma ben oltre. Già perché dopo le stelline troviamo una L che nella classificazione degli hotel è qualcosa di stratosferico.
Al Mandarin tutto è di altissimo livello dalle camere, alle suites, alla spa alla ristoriazione. E se già un 5 stelle è per lo più inaccessibile figuratevi l’Oriental è solo per pochi eletti (o per stranieri super ricchi direi).
Ogni città degna di nota, ma ormai quasi in tutto mondo ha il suo Mandarin Oriental con quasi una quarantina di Hotel totali.
Essendo una catena orientale vi è una grossa concentrazione in Asia da Bangkok Hong Kong, Macao, Pechino, Tapei, Singapore.
Negli Stati Uniti non manca a Boston, New York o Miami.
E per l’Europa non manca in città come Parigi, Londra, Praga, Ginevra. E alla fine è arrivato anche in Italia prima a Milano e poi sul Lago di Como.
Quest’ultimo è bellissimo ed decisamente il mio preferito.
La formula della colazione
La colazione al Mandarin Oriental Milano è divisa in 2 formule base più un upgrade per entrambe:
• Continental breakfast con solo buffet al costo di 35 euro oppure buffet + un piatto caldo a 45 euro;
• Oriental breakfast sempre 45 euro.
In alternativa potete scegliere di ordinare alla carta.
Nel caso sappiate che un caffè espresso costa 4 euro, un tè 10 euro (sempre meno che da Babingtons Tea Room in Piazza Navona a Roma) e un piatto caldo (ad esempio quello con i pancake) si aggira a partire da 11 euro.
La gift card del Mandarin
Il Mandarin come molte strutture da la possibilità di regalare una gift card del valore a piacere o di un esperienza presso la propria struttura.
E noi abbiamo fatto colazione al Mandarin Oriental Milano grazie alla mia super gift card, un regalo di Alessandro.
La mia preziosa gift card comprendeva due super colazioni.
Noi abbiamo optato per la Continental breakfast più piatto caldo per me e la versione orientale e particolare per Ale, un Oriental breakfast.
Il buffet del Mandarin
Il buffet del Mandarin Oriental Milano è ben fornito anche se devo ammettere non arriva ai livelli del Principe di Savoia in quanto ad offerta.
Distribuito in tre isole non grandi, c’è lo spazio dedicato alla frutta e ai cereali.
Uno spazio dedicato ai dolci dove campeggiano tre tipologie di torte firmate Mandarin (nel nostro caso torta paradiso, plumcake marmorizzato e caprese al cioccolato) e le brioches.
L’ultima isola è dedicata al salato, un lungo bancone con salmone, mozzarelle, pane (da tostare), uova strapazzate, salumi vari.
Tè, caffè, centrifughe o spremute vengono direttamente serviti al tavolo dove si trovano anche un tris di marmellatine e miele.
Così come i piatti caldi express.
La nostra esperienza al Mandarin
Io non essendo una “tipa da salato” ho preferito stare su una colazione dolce e normale completata da un piatto di pancake banana e mirtillo accompagnati da una centrifuga “fresca” ho scelto cetriolo, sedano, mela (forse un pò troppo fresca con l’aria condizionata del locale).
Che dire…. pancake bocciati. O meglio buoni ma nulla di che!
Ok ho il parametro dei pancakes del brunch da Mama’s a San Francisco enormi e super abbondanti contro i quali nessuno può competere, ma considerato il posto in cui ci trovavamo (5 stelle piu una L) mi aspettavo decisamente qualcosa di più, questi erano davvero molto, molto normali.
La sorpresa è stata invece l’oriental breakfast.
Per chi alle 10 del mattino riesce a mangiare davvero salato e non solo uova il menù prevede dim sun al vapore, noodles con pollo alla piastra e verdure con brodino con sempre il pollo.
Per me un vero pranzo completo più che una colazione.
E devo aggiungere abbondante, buono e sotto certi aspetti più interessante della mia versione continentale.
Lo stile del Mandarin
L’ambiente del Mandarin Oriental Milano è decisamente elegante, minimal, di classe con geometrie ottiche particolari sul nero-bianco (che ti mandano in tilt) ma nel complesso un po’ freddo.
Per quanto mi riguarda preferisco di gran lunga, per quanto non sono una fans del classico, lo stile del Principe di Savoia che ti fa sentire davvero una “principessa a colazione”.
Negli altri spazi a ridosso della hall, ricca di orchidee, qualche angolo qua e là risulta un pò più classico, come il salottino d’attesa che mi ricorda tanto lo stile Prada.
Molto bello il dehor del Mandarin racchiuso tra le pareti e sul quale si affaccia sia il bar che la sala dove abbiamo fatto colazione.
Sicuramente uno spazio molto carino dove farci l’aperitivo d’estate.
Personale molto gentile e disponibile, quasi impeccabile, clientela prettamente molto benestante (invidia allo stato puro per una collana di Chanel originale che indossava una signora asiatica) e per lo più straniera.
Dove parcheggiare al Mandarin
Il Mandarin Oriental Milano si trova in una vietta parallela a Via Manzoni, si trova quindi nascosto a pochi passi dalla Scala, da Armani e delle due vie più famose per lo shoppin di lusso.
Se come noi arrivate da fuori città il Mandarin Oriental Milano da la possibilità di parcheggiare presso la struttura.
Consiglio: non fatelo!
Perché in alternativa dovrete preparatevi a spendere cifre piuttosto improponibili: 15 euro la prima ora, “solo” 10 la seconda.
La nostra conclusione
Conclusione, tutto sommato una colazione al Mandarin Oriental Milano ti catapulta in un mondo parallelo, quello dei super ricchi che non è il mio ambiente ma a volte è carino fingere di poter avere tutto, o quasi tutto ciò che si vuole.
Molto probabilmente qui al Mandarin è più interessante cenare nel loro super acclamato ristorante Seta, o godersi il patio in estate con un aperitivo
Si può dire un’esperienza carina che volevo fare tanta era la mia curiosità, ma molto probabilmente non replicherò e soprattutto conferma che il Principe di Savoia è il migliore almeno per questa tipologia di realtà.