Dormire a Virginia City Montana e tornare ai tempi della caccia all’oro
Entrare nel Montana e tornare indietro nel tempo e più precisamente a quello della corsa all’oro o delle leggende del West come Pat Garrett o Billy the Kid, l’era di pistole fumanti, stelle da sceriffo, sparatoria in mezzo alla strada, storie di saloon, bordelli, cowboy e miniere, oggi è ancora possibile in un piccolo angolo degli Stati Uniti, esattamente a Virginia City.
Aggiungete poi l’esperienza di dormire in un hotel storico nel mezzo di un ghost town e il vostro viaggio diventerà memorabile.
Virginia City Montana: una ghost town vicino allo Yellowstone
Virginia City non ha subito il passare degli anni e appare quasi intatta come ai suoi tempi gloriosi. Perfettamente conservata che quasi ti viene voglia di vestirti in stile, è una piccolissima cittadina che non può mancare come tappa nell’itinerario di chi si dirige da nord a sud verso lo Yellowstone.
Una sorta di ghost town dove la sera è completamente deserta e un po’ spettrale con le luci fioche (molto fioche) dei lampioni che illuminano la strada principale che la attraversa. Quasi fa paura girare, tanto che noi arrivati proprio quando era già buio, ci siamo quasi spaventati quando due occhi enormi e un’ombra dietro di noi ci ha attraversato d’improvviso la strada. Solo poco dopo abbiamo scoperto di aver avuto un incontro ravvicinato con un racoon (un procione) che a dirla tutta era più spaventato di noi.
Con la luce del giorno Virginia City diventa visitabile, una ghost town perfettamente conservata con i suoi 200 edifici protetti dal Montana Heritage Commission che ha provveduto a renderla un’affascinante museo a cielo aperto.
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The Fairweather Inn Virginia City: l’hotel storico del Far West
L’hotel più famoso in questa ghost town del Montana (non che ce ne siano molti a Virginia) è il Fairweather Inn.
Quando abbiamo inserito Virginia City nel nostro itinerario già sapevo che volevo qualcosa in tipico stile old wild west. Così quando ho letto sulla mia fidata Lonely di questo hotel non ho esitato a scegliere: questo è proprio quanto cercavo per respirare la vera atmosfera delle terre dell’ovest.
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Il The Fairweather Inn dimora storica del 1863, è stato con il tempo riadattato ad hotel oggi diventato storico.
Dentro è un dedalo di lunghi corridoi (quasi labirintico) con numerose stanze posizionate su più piani, una più bella dell’altra e tutte perfettamente in stile western con pareti ricoperte da carte da parati, mobili come quelli della mia tris-tris nonna e oggetti che richiamano ai fasti del passato.
L’hotel al nostro arrivo era praticamente vuoto, giusto noi e un paio di famiglie dando quel senso ancora più spettrale quasi alla Shining. Tanto che il buio e il silenzio che lo avvolgevano a tratti fa venire i brividi e ammetto che mi sono accertata di chiudere la porta della mia stanza con il chiavistello e doppia mandata prima di andare a dormire.
The Fairweather Inn Virginia City: stanza numero 10 con fantasma
Appena arrivati la ragazza della reception (molto gentile) ci ha accompagnato subito alla nostra stanza e mentre scambiamo qualche chiacchiera, le chiedo quasi scherzando se c’è un fantasma immaginando le numerose storie di cui questa dimora storica è stata testimone.
Senza esitare lei mi risponde subito di sì: il fantasma c’è ed “alloggia” solo nella stanza numero 10 ma non dobbiamo preoccuparci è un fantasma buono… probabilmente ce lo avrà detto per non creare panico o per creare suggestione e atmosfera, ma l’idea di alloggiare in una ghost town con tanto di fantasma nell’hotel è davvero elettrizzante.
Così incuriositi, siamo corsi a vedere la famosa stanza numero 10 dove però non abbiamo avvertito alcuna presenza!
Peccato non mi sarebbe dispiaciuto farci amicizia.
The Fair-weather Inn Virginia City: la nostra camera
Diverse le stanze a disposizione degli ospiti e disposte su più piani, la nostra era davvero grande, senza richiederlo (probabilmente anche per via dei pochi ospiti) ci hanno fatto l’upgrade free: wow!
Conservata perfettamente nello stile dell’epoca ha un’enorme letto domina tutta la camera: ai lati due vecchi cassettoni e una poltrona in velluto verde, con ampie finestre su ben due lati delle pareti. Quasi mi pento di aver portato un pigiama normale e non una di quelle mise di candido cotone con pizzo come si usava al tempo. Forse avrei dovuto prenderne una per l’occasione.
Anche il bagno è enorme, ma in questo caso si discosta dallo stile ed è moderno, recentemente le stanze dell’hotel sono state oggetto di una ristrutturazione che ha portato ad inserire in molte delle stanze il bagno privato (prima erano in comune) rendendo decisamente più confortevole il soggiorno.
The Fairweather Inn Virginia City: la struttura dell’hotel
L’hotel, tutto in legno, si sviluppa su due piani e al piano superiore si trova un bellissimo ed enorme balcone accessibile a tutti gli ospiti dove l’immancabile la bandiera americana sventola continuamente. Da qui si può ammirare, seduti indisturbati sulle tipiche sedie di legno, la via principale di Virginia City e scrutare l’orizzonte in caso arrivino cowboys o la diligenza della posta.
Il personale è davvero molto gentile, l’hotel nonostante sia “datato” è confortevole e ha perfino il wi-fi free che però prende solo nelle zone comuni.
Niente colazione, ma c’è un angolo dove ci si può servire tutte le volte che si vuole di una bella tazza di caffè americano fumante, da sorseggiare magari proprio sul patio.
THE FAIRWEATHER INN
305 Wallace St, Virginia City, MT 59755, Stati Uniti
www.aldergulchaccommodations.com