Nell’immaginario collettivo se si pensa cosa vedere a Roma immancabilmente si pensa al Colosseo, a Piazza di Spagna, Piazza Navona e tutti quegli scorci da cartolina che rendono la capitale una città davvero unica al mondo, ed io oserei dire la città più bella d’Italia.
Ma se volte scoprire a 360° gradi questa città, c’è un altro lato da tenere in considerazione, un aspetto più contemporaneo, più underground: quello della street art a Roma!
Certo, forse non è paragonabile al concetto, o meglio, al modo con cui la street art è vissuta (e preservata) nel Nord America.
Se si pensa alla street art di Brooklyn, di Toronto, Montreal o Vancouver, là interi quartieri si trasformano in vere e proprie gallerie d’arte a cielo aperto tanto da diventare una meta e un’attrazione da non perdere.
Ma fortunatamente a poco a poco le cose stanno cambiando anche qui in Italia e la street art a Roma sta a poco a poco prendendo piede.
Assumendo così a poco a poco la dimensione di una galleria a cielo aperto con un fascino un pochino decadente.
La street art a Roma: i quartieri
Alla capitale va riconosciuto il primato di essere stata una delle prime città a dare spazio alla street art come strumento di riqualifica delle aree, come è successo per il piccolo complesso di condomini a Tor Marancia.
Addirittura qui si può partecipare a dei veri e propri tour guidati per conoscere l’origine del progetto, le varie opere e gli artisti coinvolti.
Oggi la street art a Roma la si può trovare in diversi punti, tra i quartieri principali questi i punti da non perdere:
• La street art a Roma al Pigneto
• La street art a Roma al Quadraro
• La street art a Roma a Tor Marancia
• La street art a Roma di Trastevere
Certo Ostiense, realtà in costante rinascita, è quello che ne ha una più alta concentrazione immersi tra localini di nuova apertura, tradizione romana e complessi abitativi rimodernati.
Noi abbiamo noleggiato una vespa con i nostri amici di Bici e Baci e siamo andati “a caccia” di street art a Roma.
Voi (ovviamente) potete farla anche a piedi o come vi è più comodo, le due ruote (bicicletta compresa) restano comunque i mezzi più comodi per spostarsi, di certo quello che si deve fare è perdersi tra le viette in mille foto instagrammabili.
Il quartiere di Ostiense
Il Quartiere Ostiense in questi ultimi anni è un incubatore urbano in continua trasformazione tanto da diventare uno dei luoghi particolarmente dinamici della vita romana ed in costante fermento grazie anche all’apertura di numerosi locali dove darsi alla movida serale.
Delimitato da un lato dalla Garbatella e dall’altro da Testaccio, un tempo Ostiense con le sue trattorie anni 50′ era soprattutto un quartiere della classe operaia che qui viveva numerosa.
E’ proprio in questo quartiere dalle radici popolari che trova spazio nella sua massima espressione, la street art a Roma.
Qui perfino sotto il ponte si posso trovare piccole chicche.
Questo lo si deve soprattutto all’Outdoor Festival del 2010 il cui obiettivo fu quello di aprire la strada ad una riqualificazione del quartiere: è così che qui la street art a Roma ha iniziato a diventare protagonista.
Sono soprattutto la Via di Porto Fluviale, dei Magazzini Generali, Via Matteucci o Via della Stazione ad ospitare le opere migliori.
Tanti gli artisti del resto che, all’ombra del Gazometro altro emblema di quest’area, sono venuti per lasciare una propria impronta: da Herbert a Baglione, da Sten&Lex ad Agostino Iacurci, da Axel Void a Blu, giusto per citarne alcuni.
Murales ed Itinerario ad Ostiense
Muoversi tra le diverse vie di Ostiense è abbastanza semplice oltre al fatto che vi è un’alta concentrazione di opere in un’area ristretta.
Un ottimo punto di partenza per un tour “dell’Ostiense District” è quello di Via Porto Fluviale angolo Via delle Conce.
Qui verrete subito colpiti dall’enorme murales che ricopre l’intera superficie dell’edificio che un tempo era un magazzino dell’Aeronautica.
In Via delle Conce, superato il sottopasso della ferrovia (nel passaggio troverete numerose opere), il vostro sguardo verrà colpito da due murales posti uno di fronte all’altro con stile altrettanto opposti.
Sulla sinistra, l’opera muraria di Baglione, artista brasiliano, per certi aspetti alquanto strana e dai toni cupi.
Le figure umane rappresentate senza testa o avvolte in complessi vortici sono espressione della visione di Baglione di una società che tende alla deriva.
Di tutt’altro genere, dall’altra parte del marciapiede, l’opera degli artisti Lex & Sten: i due murales hanno quasi un effetto fotografico.
Soprattutto la gigantografia del volto di un di un giovane qualunque che ha degli effetti ottici particolari quasi psichedelici, a seconda di dove ci si posiziona per ammirarlo.
Tornando su Via di Porto Fluviale, girando alla destra del ristorante dall’omonimo nome, troverete altre due opere, tra le prime a popolare quest’area.
La prima è l’enorme “Acquario Urbano” di Agostino Iacurci, posto proprio sopra una storica pescheria.
Girando lo sguardo di nuovo verso Via delle Conce, noterete invece il murales di una donna dipinta di spalle.
Fate particolare attenzione al bollo blu posto sulla donna: in questo bollo sono dipinti dei lavoratori, un modo per l’artista di dare un riconoscimento al lavoro e a quegli operai che furono impegnati nella costruzione del quartiere.
E’ in Via dei Magazzini Generali, a poca distanza che invece si trova uno dei miei murales preferiti, la Wall fo Fame.
Realizzata dall’artista J.B. Rock, nei suoi 60 metri di lunghezza ha raccolto i volti di tutti i personaggi che hanno avuto un significato nella sua vita, da Obama a Papa Francesco, da Zorro ad Elvis Presley.
Qui ci si diverte proprio nel dare un nome (sono in ordine alfabetico) a tutti i protagonisti di questa lunghissima opera muraria.
Spostandosi in Via del Commercio, la scritta “Paint over the Crack”, realizzato da Kid Acne, artista di base a Londra, con il Gazometro a fare da sfondo è perfetto per uno scatto dall’atmosfera post industrial.
Se queste opere (e ne abbiamo citate solo una parte) sono tutti facilmente raggiungibili con una buona passeggiata, bisogna spingersi invece un po’ più lontano per vedere il murales di Alexis.
La sua catena composta da automobili ricopre la facciata dell’edificio che ospita un centro sociale in Via Ostiense 124.
Avendo la vespa a nostra disposizione, noi ci siamo spinti alla ricerca della Street Art di Roma fino in Via Libetta, nota soprattutto per la presenza dei locali quali Vinile o il Circolo degli Illuminati.
Siamo arrivati in questa vietta per immortalare l’opera dell’artista romano Brus che tra lettere in stile gotico, su un’intera facciata ha dipinto citazioni di fotografi e scrittori famosi come Milan Kundera o Goethe.
Proprio di recente, a fine ottobre, la “galleria” di street art dell’Ostiense District, si è arricchita di una nuova opera realizzata dall’artista di origine romana Iena Cruz.
L’elemento innovativo di questo enorme murales è dato dal materiale utilizzato per dipingerlo, una vernice innovativa “mangia smog”.
Del resto il titolo dato all’opera è quello di “Hunting pollution”.
La street art a Roma Tor Marancia
Se come noi la passione per la street art a Roma vi porta a perdervi tra le vie della città, non potete certo non visitare il complesso di abitazioni di Tor Marancia che è stato protagonista di un intervento di riqualificazione grazie al contributo di 20 artisti internazionali.
In un’area molto popolare e che di certo non brillava per la manutenzione di questi edifici, gli artisti hanno realizzato 20 opere che ricoprono intere facciate del Lotto 1 del quartiere.
Il risultato? Ora qui si fanno addirittura i tour guidati alla scoperta di quest’area.
Ecco, di questi progetti in Italia ce ne sarebbe davvero bisogno in molte zone degradate: l’arte può fare molto per ridare dignità anche a chi abita in zone più periferiche e poco considerate dalle stesse istituzioni.
Ditemi, vi ho convinto ora ad andare a caccia di street art a Roma?
Mi raccomando se trovate qualche murales nuovo non esitate a segnalarmelo!