Chinatown un tempo non era certo considerato uno dei quartieri particolarmente più attraenti della città, era vista un po’ così e spesso ci si lamentava del degrado in cui era caduta questa zona della vecchia Milano.
Oggi Paolo Sarpi è stata completamente rivalutata e il quartiere vive di un nuovo aspetto grazie alla sua lunga isola pedonale in cui è stata trasformata la via, e grazie anche alla mitica Ravioleria Sarpi.
Così anche noi possiamo dire di avere il nostro angolo di Cina come a New York, San Francisco o Boston.
Un nuovo miscuglio di colori con vari localini dove mangiare e dragoni che sfilano al ritmo dei tamburi durante il capodanno cinese divenuto ormai un appuntamento imperdibile, anche per noi.
Ecco quindi una mini guida dove mangiare in Chinatown dove persino Microsoft ha aperto la sua sede proprio al confine di questa zona in continua evoluzione.
1. Il sushi burrito da Fusho
Con il suo localino di pochissimi metri quadri Fusho ha saputo farsi notare con il suo concetto di sushi trasformato in burrito ed oggi è uno di quei posti dove mangiare in Chinatown a Milano assolutamente da non perdere.
Qui l’incontro di due tradizioni culinarie (giapponese e tex mex) così lontane tra loro, ha portato alla creazione del sushi burrito, una novità assoluta nel panorama di quello che possiamo definire uno street food evoluto.
Ma cos’è un sushi burrito?
Un enorme rotolo di ben 400 gr fatto di riso (si avete capito bene, 400 gr!) e ripieno di ingredienti freschi abbinati in modo particolare: buono buono buono.
Partendo da quello con il pollo a quello con il salmone, da quello con i gamberi a quello completamente vegetariano.
Una volta individuato il vostro preferito dal menù, vengono rapidamente preparati al momento proprio davanti ai vostri occhi.
Volendo si può decidere anche di cambiare la tipologia di riso con cui sono proposti scegliendo tra il riso Sant’Andrea o il venere nero.
Gli ingredienti sono tutti freschissimi seguendo la stagionalità e la materia prima è selezionata con cura come i gamberi di provenienza argentina o la patata dolce americana.
A dimostrazione dell’attenzione nella scelta degli ingredienti, Fusho ha aderito al programma “Friend of the sea”: il pesce arriva solo da realtà certificate che rispettano la sostenibilità ambientale e sociale del mare.
Oltre ai classici, il menù si arricchisce di proposte “special” che cambiano ogni 2/3 settimane.
Noi abbiamo scelto per il nostro pranzo proprio una delle edizioni special, il “Black salmon” (salmone crudo norvegese, zelt di lime, mango fresco, salsa teryaki, crema di mango e riso nero).
La proposta vegetariana “Let’s green” (insalata, patata americana, avocado, zucchine, cetriolo, radicchio e salsa mango) ed infine il “Feniku” (pollo fritto, maionese, salsa katsu, mais, carote viola, cipolla fritta, insalata).
In questo caso il pollo, che è l’ingrediente principale, viene preparato con una friggitrice ad aria senza immersione nell’olio con il risultato di ottenere una croccantezza a dir poco perfetta (senza unto e senza essere pesante).
Il tutto accompagnato da birra artigianale Hoppy, una blanche e una lager, prodotte in esclusiva per il locale.
Il costo di un sushi burrito va dalle 7 euro alle 9 euro e vi assicuro che già uno saprà più che soddisfarvi!
Fusho lo trovate comunque in diverse zone della città, oltre Chinatown lo trovate anche in via Plinio e in Corso di pPorta Vittoria.
2. I dim sum della Raviolerisa Sarpi
La Ravioleria Sarpi ormai è un’istituzione dove mangiare in Chinatown.
Con la sua cucina a vista (un buco di solo 15 metri quadri) e i suoi ravioli, rigorosamente homemade,realizzati al momento con ingredienti di qualità (la carne piemontese è fornita dalla macelleria storica posta di fianco alla ravioleria) hanno vinto il premio street food del Gambero Rosso.
Con soli 3 euro potrete gustare 4 ravioli giganti scegliendo tra quelli ripieni di carne di maiale o manzo o di sole verdure.
Si possono ordinare per il take away o da consumare in loco su qualche panchina della via.
Oltre ai ravioli che sono certo il piatto che l’ha reso famosa, viene preparata una sorta di crepes.
Molto sostanziosa con farina (bianca bio o integrale) e ripiena in abbondanza di carne di manzo, maiale, porro, un uovo intero e insaporita con qualche salsa…
finirla è davvero una sfida!
Ma visto il successo incontrastato, la Ravioleria Sarpi, da poco più di un anno la Ravioleria si è allargata.
E così hanno aperto un altro punto vendita proprio a pochi metri dal primo: qui invece vengono realizzati i baozi e involtini freschi.
Per chi ancora non lo sapesse il Baozi è un pane tipico cinese cotto al vapore con ripieno di carne di manzo e di maiale, erba cipollina e zenzero (costano solo 2 euro) .
Gli involtini freschi invece sono realizzati con farina integrale bio delle cascine, cavolo rosso, carote, insalata gambero marinato all’ aneto e menta (questo costa 3 euro).
Da provare anche il MO, pane cotto in questo caso al forno con ripieno di carne di maiale bio stufata per 12 ore (4 euro). Assolutamente da assaggiare!!!
3. Noodles e tempura da Dufan
Se non sapete dove mangiare in Chinatown ma la voglia è quella degli udon, allora Dufan è il posto giusto: questa sorta di spaghetti fatti con farina grano duro qui sono freschissimi e realizzati rigorosamente a mano.
Appendice del locale vero e proprio, questo angolo di street food è per accontentare la voglia di noodles a tutte le ore! Si spazia dai classici con il brodo a quelli definiti a “freddo” saltati con verdure e gamberi. Per qualcosa di sfizioso invece c’è il tempura, leggero e croccante. Si può scegliere se mangiare al bancone dove così vedrete live come fanno gli udon, o nel localino di sopra.
DUFAN UDON E TEMPURA – Via Paolo Sarpi, 2, 20154 Milano MI
4. I tacos di GuMi
Di recente apertura, in piena Chinatown ma di origini italiane GUMI (nel caso ve lo chiediate no non è un frutto cinese ma l’acronimo dei proprietari) si aggiunge e si contraddistingue tra i tanti locali che ormai popolano questa zona.
Il menù fusion è decisamente originale e propone piatti che si ispirano a diverse tipologie di cucina, passando dai tacos ai panini arricchiti con salse e sapori peruviani alle birre hawaiane giusto per darvi l’idea del viaggio tra i sapori che qui potrete fare.
I piatti base sono quasi tutti a base di pesce fatta eccezione per un paio.
Potete scegliere tra panini, burritos e tacos tutti davvero ben farciti e accompagnati da chips belle croccanti.
Completano la lista un paio di tartare di pesce e delle varianti di spritz davvero interessanti.
A chiudere la cena il dolce…
Ecco in questo caso non avrete scelta (anche perché c’è solo quello) ma comunque puntate sul tiramisù
Noi abbiamo assaggiato una tartare di salmone che sembrava più una dadolata di cubetti grossi (semplice ma davvero buono), il loro “must” il panino con i gamberi e tacos al pollo con paprica e peperoni.
Visto poi le diverse proposte di Spritz: io ho scelto quello con amaretto di Saronno mentre Ale non ha saputo resistere alla birra hawaiana visto che non l’aveva ancora mai assaggiata.
I costi sono più vicini a quelli di un hamburger di qualità più che allo street food
Dove mangiare in Chinatown: altri posti da non perdere
Il bubble tea di QQ Tea Taiwan Bubble Tea
La prima volta che ho sentito nominare “bubble tea” mi sono chiesta cosa fosse e sono corsa subito in Chinatown per assaggiarlo.
Quando l’ho scoperto, QQ Taiwan Bubble era l’unico a realizzarlo in tutta Milano e forse oserei dire in tutta Italia. Ora la città invece ne è piena e il bubble tea spopola.
Per chi ancora non lo conosce, si tratta di una bevanda taiwanese a base di tè, succo e palline di gelatina che sembrano caramelle.
Detto così non suona bene ma vi assicuro che è buonissimo.
Il bubble tea lo si compone a proprio piacere: si sceglie la tipologia di tè (nero o verde), si può aggiungere il latte o uno sciroppo a base di frutta (mirtillo, acqua di cocco, fragola, pesca ecc. ecc.) e infine le gelatine, in questo caso non più di tre gusti.
Il mio preferito è sempre quello: tè verde con succo di mirtillo e gelatine di ciliegia, melograno e litchi.
Una volta scelti gli ingredienti, tutto viene agitato con lo shaker per poi essere servito in un bicchiere con mega cannuccia (beh le sfere devono passare) dissetante, buonissimo e in qualche modo anche divertente con il gusto delle gelatine che sorprendono il palato.
I dolci di Mr Time Milano
Se come me comunque avete un animo dolce più che salato, allora non lasciate Paolo Sarpi senza aver acquistato qualcosa da Mr Time Milano.
Dolcini a base di riso, sesamo e fagioli rossi, dolcini a forma di orsetto ma anche bagle con fagiolini rossi e un pane bianco morbido con il formaggio.
Così potrete dire di aver completare un’esperienza culinaria a 360° in Chinatown!
Sarpi Otto
Non solo “Chinatown street food” un posto che vi vogliamo assolutamente segnalare in questa zona a Milano per la colazione, anche se in questo caso non si parla certo di un ambiente dallo stile cinese è Sarpi Otto molto molto carino!
Uno dei locali del momento, il posto giusto o meglio di tendenza in pieno stile milanese.
I supermercati di Chinatown
Non mancate comunque di entrare in uno dei market cinesi ormai diventati quasi stilosi (dimenticatevi quei market confusionari e poco invitanti)
Fate incetta di confezioni di noodles, merendine strane dai pack super bellissimi (ok, io qua ho una deformazione professionale e impazzisco nel guardare la loro grafica).
E ancora bibite particolari e ovviamente qualche biscotto della fortuna perché, diciamocelo, di fortuna ce ne vuole sempre un po’!
Bene ora che sapete dove mangiare in Chinatown non vi resta che fare un salto.
6 risposte
Sono due le cose che vorrei fare a Milano: visitare il quartiere dell’Ortica e godermi una vera giornata in Paolo Sarpi. Io vado pazza per il cibo cinese e lì ci sarebbe proprio pane per i miei denti.
Allora devi assolutamente andare in Chinatown!…..
Davvero un sogno! Qui in provincia la cosa più esotica è un take away cinese sempre uguale da vent’anni, dove non ricordo di aver mai visto nessuno (nemmeno i proprietari). Quindi lontanissimo da via Sarpi e da questi negozietti che rappresentano davvero bene il mix culturale e gastronomico delle grandi città. Questi aspetti sono quelli che mi mancano maggiormente della vita in città!
eh allora devi fare un salto a Milano e assaggiare tutto lo street food e non! Gia questi aspetti rendono internazionale una città! 🙂
Complimenti! Mi è piaciuto molto il tuo articolo
🙂 grazie mille!