Che Portland, la Portland dell’Oregon sia una città decisamente alternativa, hipster e particolare ve lo avevamo già raccontato con il nostro articolo visitare Portland , ma se vi dicessi che hanno anche un albero speciale?
Sì, avete capito bene un albero, non un albero comune, ma un “Wishing Tree”, ovvero l’albero dei desideri.
Ovviamente, appena ho scoperto la sua esistenza, l’ho subito inserito nella “to do list” delle cose da non perdere. Vuoi non tentare?
Abbiamo tutti un desiderio (beh, anche più di uno). E vuoi che magari non sia la volta buona che si avveri qualcosa? Certo come no…! Ma come si dice, tentar non nuoce!
Cosi dopo l’albero di Yoko Ono al Moma di NY, dopo l’Albero di melograni a Berlino al museo ebraico… tentiamo anche quello di Portland!
Cosa fare a Portland in Oregon: esprimere un desiderio
Trovare l’albero dei desideri a Portland non è stato difficile, nel web è proprio geolocalizzato con Google Maps, e su facebook ha una propria pagina, non propriamente in centro ma decentrato a nord-est della città, in 7th & Morris Street la cosa più difficile è stato pensare al desiderio giusto da lasciare custodito in terra americana!
Ammetto che nonostante l’indirizzo esatto, non lo abbiamo trovato al primo colpo, arrivati in zona abbiamo chiesto ad una ragazza di passaggio che gentilissima ci dice di posteggiare e ci accompagna proprio nell’esatto punto della via, sebbene lei dovesse andare nella direzione opposta.
The Wishing Tree: la storia
Nel breve tragitto a piedi, la ragazza ci racconta la storia di questo albero dei desideri: creato da una famiglia local (probabilmente proprio da quella che vi abita di fronte) nel giro di poco tempo, dopo che si è sparsa la voce in città, l’albero nonostante sia situato in una normale e tranquilla via di un qualunque quartiere, è diventato meta di moltissima gente che qui viene appositamente per appendere il suo messaggio.
Com’è l’albero dei desideri di Portland
Quando arriviamo, restiamo a bocca aperta: l’albero è completamente pieno, no rettifico letteralmente coperto di piccoli cartoncini tutti uguali appesi ai vari rami, ed è bellissimo!
Ci perdiamo a leggere i mille messaggi scritti qua e là, alcuni buffi, altri simpatici altri ancora romantici o tristi ma in ogni caso ci colpisce un’ondata di positività (sconfiggendo il mio pessimismo cosmico che solitamente mi accompagna) e penso, che forse, un mondo migliore può esistere davvero.
Guardo il cartoncino che mi ero preparata a casa, un po’ sfigato e strappato dal mio blocco dove segno gli appunti del viaggio. Quasi mi vergogno ad appiccicarlo…
Ma la cosa carina è che ai piedi dell’albero c’è un sacchetto con penne, cartoncino e spago e anche le istruzioni per lasciare il proprio messaggio.
Così anche io prendo uno di quei tanti cartoncini che con il tempo si confonderà con gli altri tra le fronde di questo bellissimo albero dei desideri, lascio le mie speranze al vento di Portland, il mio vento americano che spero mi riporterà qua.
Rifletto bene su cosa voglio.
In quel momento mi sono sentita molto Aladino con la sua magica lampada dei tre desideri, solo che io ne devo scrivere uno solo (non posso mica mettere mille desideri miei)…
E allora mi faccio furba e scrivo quel desiderio che potrà far sì di avverarli tutti e tre.
Sono molto scaramantica (dopotutto ho un gatto nero, no?) e dunque non potrò rivelare ciò che ho scritto, altrimenti potrebbe non avverarsi.
Quel desiderio lo affido all’albero e al vento di Portland che sicuramente lo custodirà e al momento giusto lo avvererà!