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Wagamama: la cucina asiatica secondo gli inglesi

Wagamama la catena britannica che si ispira si ispira agli affollati ramen bar giapponesi sbarca in Italia. Costo, qualità e filosofia

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Con un nome curioso da sembrare quasi un gioco di parole, Wagamama finalmente è arrivata in Italia!

Nata ben 20 anni fa in Inghilterra, la catena britannica internazionale si ispira agli affollati ramen bar giapponesi.

Ok il termine “catena” suona quasi come un sinonimo di “industriale” senza qualità.

Ma Wagamama è tutto tranne questo, anzi qui troverete il giusto mix di sapori asiatici con udon, ramen, gamberoni, gyoza, omakase e tanto altro di qualità.

La nostra storia con Wagamama

Noi Wagamama abbiamo avuto modo di assaggiarlo molto tempo prima che arrivasse in Italia, durante i nostri viaggi su suolo inglese.

La prima volta a Dublino

La mia “storia” con Wagamama è iniziata per caso diversi anni fa – nel lontano 2011 – durante un viaggio in Irlanda.

Dopo aver scarpinato su e giù per le vie di Dublino, siamo arrivati all’ora di pranzo senza sapere dove andare.

All’epoca non avevo ancora iun blog e non ero così fissata sul porto giusto “dove andare assolutamente a mangiare”.

Per caso, ci siamo trovati davanti allo Stephen’s Green Shopping Center e ho notato all’esterno questa insegna con una stellina rossa, appunto Wagamama.

Wagamama Ramen bar orio Center
Il nuovo locale di Wagamama a Bergamo

Così io e i miei due compagni di viaggio, senza quasi esitare (sarà stata la fame!) abbiamo subito detto “ma sì dai proviamolo!” e subito è piaciuto.

Quella volta a Cardiff in Galles

La storia sembrava finita lì, quando invece un anno dopo nel nostro viaggio tra Inghilterra e Galles le strade con Wagamama si sono nuovamente incrociate nuovamente.

Questa volta a Cardiff, ritrovandolo vicino all’hotel dove alloggiavamo nel bel quartiere del Mermaid Quay.

Quella sera successe una cosa che ci fece apprezzare ancora di più l’approccio Wagamama che dimostra come all’estero spesso hanno grandi attenzioni nei confronti della clientela.

Praticamente allora si persero la mia ordinazione, così mentre Ale ormai era a fine pasto io ero ancora in attesa.

Quando mi decisi a sollecitare il mio tanto sospirato pollo scoprirono che la comanda non arrivò in cucina. Tempo zero e dopo dopo mille “mi dispiace” riuscii finalmente a cenare.

La sorpresa arrivò quando nel momento del conto, alla cassa e per scusarsi dell’inconveniente di non averci fatto mangiare insieme e dell’attesa, la parte di cena mia fu completamente offerta! 

Da allora Wagamama è “entrato nei nostri cuori” e quando per caso qualche mese fa ce lo siamo trovati di fronte all’Orio Center, ci siamo subito fermati per pranzo.

Wagamama: il concept

Wagamama, sebbene sia approdata solo di recente in Italia, esiste in realtà dal 1992 quando a Bloomsbury, quartiere di Londra, aprì il suo primo locale

L’intento era quello di affacciarsi nel mondo della cucina asiatica con un concept innovativo.

Ispirandosi ai frenetici ramen bar giapponesi, Wagamama ha fatto sua la filosofia del “kaizen” che significa “buon cambiamento”.

Wagamama ramen bar il nostro pranzo
Wagamama – Orio al Serio – Bergamo

Partendo da questo principio ha così inventato un modo unico di mangiare.

Hanno unito la qualità della materia prima a ricette rivisitate ed originali realizzate tutte in modo express nell’intento di far conoscere a tutti i sapori dell’Asia.

Il menù di Wagamama

Ma cosa si mangia da Wagamama?

I ramen sono di sicuro il loro piatto principe, come del resto non potrebbe esserlo visto da dove trae l’ispirazione per il suo nuovo food concept.

Ma varia è anche la scelta di udon o di donburi a base di riso.

Il menù si arricchisce poi con una una serie di starter e di altri piatti principali che rendono davvero difficile la scelta finale.

Wagamama Lollipop di Gamberetti
Lollipop di Gamberetti – Wagamama

Si parte dai sides, piccoli piatti da gustare come antipasto, contorno e perché no anche da condividere.

I ramen sono proposti in diverse varianti, tutte ovviamente in brodo caldo con noodles freschi serviti in una mega ciotola nera.

Da non perdere i gyoza, ravioli al vapore o fritti: qui credo di aver mangiato i migliori in assoluto, fantastici quelli con il ripieno di pulled pork!

C’è poi il teppanyaky, ovvero un grande piatto fumante di noodles cotti alla piastra con vari abbinamenti: si può scegliere tra soba ramen noodles (sottili noodles di grano duro), rice noodles (quelli di riso piatti senza né grano né uova) ed i classici udon noodles (i miei preferiti, bianchi, spessi e senza uovo).

Wagamama Bergamo Gyoza
Gyoza al Pulled Pork – Wagamama

Come ulteriore alternativa, ci sono gli Omasake, i piatti speciali dello chef nelle sue proposte con coscia d’anatra o al tonno, agnello o pork belly.

Buona parte dei piatti hanno una nota di piccante più o meno intensa ma per chi come me non è una “hot lover” ci sono anche altre portate sempre saporite ma molto equilibrate.

Tra le bevande, oltre ad una selezione di birre orientali, c’è un’ ottima la scelta di centrifughe.

Una più interessante dell’altra (sul menù troverete anche a quale piatto abbinarle in base al mix di sapori scelto) e l’immancabile té verde, quest’ultimo free fino ad un max di 2 tazze a persona.

Non mancano i dolci che, udite udite arrivano direttamente dalla sede centrale di Londra.

Perché? Molto semplice per uniformare e mantenere lo standard qualitativo della loro offerta con giusto qualche adattamento a seconda del paese di rifermento e dei conseguenti gusti a livello “territoriale”.

Le nostre scelte da Wagamama

Il nostro pranzo da Wagamama non poteva iniziare senza aver assaggiato gli sfiziosi sides.

Per noi gustosissimi lollipop di gamberi, ovvero piccoli spiedini grigliati e marinati in citronella, lime e chili, serviti con lime caramellato.

Wagamama gamberetti
Lollipop di Gamberetti – Wagamama

Come secondo sides abbiamo voluto provare un classico (giusto per avere un termine di confronto): i gyoza ovvero i ravioli, optando per quelli con il ripieno di maiale.

Questi li ha scelti Ale, io avrei puntato su quelli ai gamberetti… ma che dire, mai mangiato gyoza più buoni!!!

Come portata principale, Ale ha puntato sui teppanyaki scegliendo la versione yaki soba, un piatto decisamente abbondante con pollo e gamberi, peperoni, germogli, cipolle bianche ed erba cipollina, guarniti con scalogno fritto, zenzero marinato e semi di sesamo.

Wagamama udon
Udon – Wagamama

Io invece mi sono data ad un tonno con quinoa volendo rimanere più leggera…

O meglio, ho puntato tutte le calorie della giornata sul dolce: una cheesecake al cioccolato bianco e zenzero e una banana katsu (oh non è una parolaccia: significa fritto) accompagnata da gelato al caramello e sale….

Decisamente una bomba sia per la sostanza che in qualità.

Wagamama dolce e sakè
Cheesecake e banane fritte con saké freddo – Wagamama

I piatti principali sono tutti molto abbondanti, presentati con cura e realizzati al momento nella cucina a vista che domina il locale dal design pulito e moderno.

I tavoli sono concepiti come social table proprio per accrescere il senso di condivisione che lo spirito di Wagamama vuole esprimere dando così il senso di un ambiente decisamente internazionale.

Se avete poi dubbi sul menù, chiedete senza problemi allo staff – molto gentile e disponibile – che si prenderà cura del vostro tavolo: sono tutti decisamente preparati sui piatti proposti nel menù e sapranno consigliarvi al meglio in base ai vostri gusti.

Dove si trova Wagamama

Il primo Wagamama in Italia è stato aperto all’Orio Center, ormai divenuto il mio centro commerciale preferito.

Ma da pochissimo sono sbarcati anche a Milano, la città più internazionale del nostro paese, dove ormai il cibo fusion la fa da padrone.

Il nuovissimo flagship restaurant lo trovate in Corso Matteotti in pienissimo centro ed è possibile anche il take away.

Wagamama è davvero un’ottima alternativa per assaggiare cibo asiatico di qualità a tutti quei locali identici che ormai hanno invado Milano

2 risposte

  1. Mangio spesso da Wagamama in Inghilterra, più che altro ci vado per i centrifugati di frutta e verdura fresca che sono spettacolari. ll cibo è un po’ troppo fusion per i miei gusti, nel senso che almeno in Inghilterra si sta appiattendo sui gusti locali. Non mi fa neanche impazzire il concept delle lunghe tavolate però non so se in Italia è uguale o usano i tavolini separati. Nel complesso credo che sia una buona scelta per una serata fuori con gli amici che vogliono provare cibo orientale senza allontanarsi troppo dai gusti tradizionali 😉

    1. Anche in Italia hanno i tavoloni però sai benissimo che qua i “social table” non li hanno tutti quindi sono alternativi. Come gusti (almeno i piatti qui) hanno un fusion equilibrato non troppo pasticciato (in inghilterra si sa che il cibo in generale è sempre mixato in modo strano per noi) per me invece è una buona scelta per quando voglio qualcosa di alternativo 😀

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