Complice una mostra dedicata a Andy Warhol che volevo assolutamente vedere, abbiamo trascorso a Treviso un bellissimo week end.
In realtà, la mostra è stata solo la scusa ufficiale per riscoprire una città che avevo visitato tanto tempo fa. Ma soprattutto, alla fine, la parte “food” di questa terra ha preso il sopravvento diventando come spesso accade il protagonista principale della nostra “gita fuori porta”.
Così, se per caso capitate a Treviso, non perdetevi questa breve lista dove compaiono anche due bellissimi B&B di cui mi sono letteralmente innamorata, tanto che ho deciso che entreranno nella mia top ten dei posti più belli dove dormire almeno una volta nella vita…
Vabbè, anche due… tre… quattro… volte!
Visitare il centro storico di Treviso
A soli 30 minuti da Venezia, Treviso resta una piccola città a misura d’uomo perfetta per trascorrervi una giornata passeggiando nel centro storico e tenerla magari come base per visitare i dintorni, come le terre del prosecco o la stessa laguna, soggiornando soprattutto a costi più contenuti.
Il centro storico è racchiuso da mura veneziane cinquecentesche ed è visitabile tranquillamente a piedi: tra vicoli medioevali, canali d’acqua, antiche mura, mostre e osterie dove fermarsi a prendere un cicchetto, la giornata in questa provincia veneta vola via piacevolmente.
Partite dal cuore della città, Piazza dei Signori, con il Palazzo dei Trecento, il Palazzo dei Podestà e infine la Torre comunale che svetta con i suoi 48 metri di altezza.
Da lì recatevi alla Pescheria, altro punto di riferimento della città dove ancora esistono dei mulini, passeggiate lungo Calmaggiore, la via dello shopping, fate un salto a Porta San Tomaso o attraversate il ponte San Francesco per ritrovarvi in un’altra zona con diversi locali storici.
Infine seguite il Canale dei Buranelli per godere di uno scorcio bellissimo con le case ed i loro portici che si riflettono sull’acqua.
Insomma, perdetevi semplicemente tra i vari vicoli che vi faranno scoprire una città davvero piacevole: non per niente è considerata la sesta provincia d’Italia dove si vive meglio.
Mostre a Treviso: Warhol Super Star
Personalmente essendo una pop art addicted, forse anche per deformazione professionale, basta il nome Warhol per farmi correre a vedere una mostra.
Qualche anno fa a Los Angeles avevo visitato il Lacma per vedere solo un’opera che lì è esposta.
Certo che dopo averne viste diverse a Milano, dopo essere stata al Moma di New York, probabilmente solo il Museo di Pittsburg totalmente dedicato all’artista può rendermi felice.
La mostra “Andy Warhol – Superstar” ahimè non è una mostra permanente del museo Cà dei Carraresi, importante realtà culturale che ospita costantemente un ricco calendario di esposizioni di grande spessore artistico.
Quella dedicata a Warhol vi dovrete accontentare di “viverla” attraverso alcuni scatti fotografici che ho fatto durante la mia visita.
Sviluppata in un percorso di sei sale per un totale di 40 opere esposte, oltre a Warhol ospitava anche altri grandi artisti emergenti come Lela Perez, artista in realtà vicentina, la cui arte si accosta al filone della pop art.
Bellissimo il suo quadro posto proprio all’apertura del percorso: una grande bandiera americana composta da una serie di latte a stelle e strisce che riprendono le famosissime zuppe Campbells.
La mostra si concentra sul periodo della Factory di Warhol in cui fu anche produttore musicale.
Nella mostra erano presenti anche le sue opere-copertina di dischi celebri come quella dei Velvet Underground o degli immortali Rolling Stones.
Immancabili i suoi ritratti come quello di Marilyn Monroe.
Nel gruppo di questa tipologia di sue opere, anche uno di Liz Tailor e di altri personaggi che ancora oggi sono vivi, come la top model Regina Schrecker. Ben curata la parte video e musicale che accompagnava il percorso della mostra capace di trasportare nell’atmosfera di quell’epoca.
La Mostra del Prosecco
Dalla Pop Art alla nobile arte del vino: a Ca’ de Carraresi è bastato un semplice passo per passare da un’esperienza all’altra!
E’ il famoso calice di bollicine, vero culto della terra trevigiana con le realtà di Valdobbiadene e Conegliano, ad essere protagonista di un’altra interessante mostra che abbiamo avuto la fortuna di visitare: quella dedicata al prosecco.
Interessante sia per tutti gli estimatori di questo vino ma anche per quelli che vogliono semplicemente avvicinarsene (ecco a me il vino piace berlo così ho lasciato questa parte della visita ad Alex).
Numerose le sale che hanno portato alla scoperta dei segreti e delle fasi di vinificazione: un percorso didattico-sensoriale davvero esaustivo, tanto che una volta usciti non vedrete l’ora di lanciarvi in una degustazione.
Ma anche qui il passo è di nuovo breve vista la presenza della “Proseccheria” proprio contigua al complesso museale dove poter scegliere tra le tante etichette delle cantine locali che producono il vino più famoso e probabilmente più bevuto al mondo.
Dove fare il brunch a Treviso: il Malvasia
Gestito da Marco e Anna (due ragazzi giovanissimi), il Malvasia è ormai un must della città di Treviso! (ed io aggiungo è un localino davvero carino assolutamente da non perdere)
All’angolo di una vietta stretta e di un ponticello, gode di una posizione idilliaca, soprattutto in vista dell’estate grazie al suo terrazzino dove è possibile sedersi proprio affacciandosi su uno dei canali che attraversano la città.
Qui si respira un’aria molto internazionale grazie anche al suo stile originalissimo.
L’interno del locale infatti è totalmente ricoperto dalla street art by Tony Gallo, noto artista padovano.
Dal pavimento al soffitto, dalle pareti al bagno, non c’è angolo del locale che non sia dipinto.
Un insieme di colori decisi e armonici che aggiunti al tratto dell’artista, ai complementi di arredo come candele consumate degne di un castello incantato e un immenso bancone realizzato con tronchi di legno danno la sensazione di ritrovarsi all’interno di un libro illustrato.
Malvasia propone un menù brunch interessantissimo davvero gustoso e disponibile tutti i giorni della settimana.
Tra i piatti non mancano pancake giganti ma leggeri (Marco, che è anche lo chef del locale grazie alla sua esperienza internazionale ripropone una ricetta davvero speciale) con panna, fragole e sciroppo d’acero.
Ottimo anche l’avocado toast (molto american style) mentre tra le bevande c’è perfino il golden milk.
I cicchetti di Treviso
Treviso, come del resto un po’ tutto il Veneto, è famosa per l’immancabile spritz ma soprattutto per le “cicchetterie”, i tradizionali locali dove andare a fare l’aperitivo o a bere anche una semplice “ombra de vin” come dicono da queste parti.
Da non mancare un salto Al Botegon – Antica Osteria: ombre de vin ad 1 euro e tanti stuzzichini che ripropongono piatti secondo ricette della tradizione e di un tempo come le rane fritte o i bigoi.
Il loro cavallo di battaglia? Le polpette in diverse versioni: baccalà e radicchio, tonno e ricotta, morlacco e radicchio, carne e verdura.
Al Botegon, locale che esiste dal 1890, tradizione e territorialità sono del resto due dei valori su cui Alessandro, il proprietario, continua a puntare seguendo il suo motto “facciamo cose da vecchi per giovani”.
L’attenzione alla territorialità la si vede anche nella scelta di alcuni prodotti alla mescita, come l’ottimo prosecco Zardetto (cantina di Conegliano che esiste da ben 4 generazioni), la birra Pedavena o ancora una delle rarità come aperitivo, il Surlie (prosecco dal fondo torbido).
Per gli astemi, anche le bibite futuriste sono rigorosamente del territorio.
Il Trevissù il tiramisù di Treviso
Per gli amanti del tiramisù, imperdibile la pasticceria storica Nascimben, sempre in pieno centro storico.
Pare che il tiramisù, per quanto non sia certa la provenienza, vanti in qualche modo origini venete, pardon trevigiane.
Di sicuro è che la Pasticceria Nascimben, presente dal 1865 e gestita di generazione in generazione, fu una delle prime a proporre questo dolce direttamente ai suoi clienti.
E dunque ad ufficializzare, se così possiamo dire, quello che era un dolce rimasto fino ad allora per lo più casalingo o proposto da qualche ristorante.
La dedizione verso questo dolce e soprattutto la difesa della ricetta tradizionale è talmente forte che qui da Nascinben il tiramisù lo chiamano Trevissù.
La crema è delicata e spumosa con savoiardi fatti in casa…ma il segreto il mastro pasticcere Alberto Nascimben non ce l’ha voluto ovviamente rivelare. Abbiamo dovuto soltanto “accontentarci” di assaggiarlo…
Dove mangiare a Treviso
Non propriamente a Treviso ma a soli 15 minuti dal centro la Locanda Rosa Rosae è davvero imperdibile per pranzo o cena.
Chiedete a tutti in città di questo posto e vi risponderanno con occhi sognanti “ah la locanda!”. Io era da tempo che la conoscevo e visto il week end in città non potevo perdermela.
Una location fantastica, estremamente romantica, in un vecchio mulino con una proposta per il pranzo o la cena che è qualcosa di unico e straordinario.
Qualcosa che potremmo definire “da matrimonio” (mettete in conto almeno tre ore) o da mille e una notte per come vi farà sentire una volta che vi ritroverete a vivere questa esperienza culinaria.
La formula è a costo fisso, 65 euro a testa compreso di bevande e vino senza limite (certo bevete responsabilmente).
E se il costo potrebbe sembrare un po’ alto per un menù “fisso”, vi posso assicurare che non solo li vale tutti ma vorrete tornare ancora e poi ancora.
Dove dormire a Treviso
Due sono i posti di cui mi sono letteralmente innamorata.
La Locanda Rosa Rosae
La Locanda Rosa Rosae, di cui vi ho appena accennato dove non solo è possibile cenare o pranzare ma vi è anche la possibilità di soggiornarvi.
Qui le stanze sembrano tornare indietro nel tempo, sofisticate e romantiche con coperte della nonna ricamate, vecchie riviste impilate ai lati del letto come comodini, bauli di viaggiatori di altri tempi e fiori profumati nel lavandino.
Un insieme di elementi tra passato e presente che creano un risultato davvero unico dallo stile country chic.
La colazione poi vi lascerà letteralmente a bocca aperta.
Viene servita in una splendida sala con un enorme camino, biscotti fatti in casa, yogurt e fragole fresche, the e caffè servite in quelle tazzine di ceramica della nonna che a me fanno impazzire.
Le Convertite Bed and Breakfast
Completamente diverso nello stile ma altrettanto wow è il B&B Le Convertite situato invece in pieno centro città: una volta entrati vi sembrerà di essere protagonisti di una favola moderna.
Semplicità ed eleganza si fondono in modo originale.
Tre le camere a disposizione (sembrano uscite da una rivista parigina), tutte con ampi letti moderni a baldacchino e un bagno completamente a vista.
La struttura presenta come spazio comune un’enorme salone in cui lo sguardo degli ospiti verrà subito conquistato dall’imponente lampadario decorato con mille lucine.
Il salone, su cui si affacciano le porte delle tre stanze vi accoglierà al mattino per la colazione servita su un ampio tavolo in legno massello decorato con vasi pieni di fiori freschi e candele.
A Le Convertite state certi di una cosa, sapranno come coccolarvi al meglio: potrete richiedere uno chef personale per la cena, alle 5 sarà servito un aperitivo per un momento conviviale, la merenda nel pomeriggio, la colazione personalizzata in base alle proprie voglie o esigenze. Un’esperienza insomma unica e di charme.
Quello che ho scoperto solo dopo, è che Anna de Le Convertite è la sorella di Elisabetta, la proprietaria della Locanda Rosa Rosae.
Non solo, i rispettivi mariti, Michele e Silvio, sono i due architetti che attraverso il loro Studio Metamorphosi104 hanno realizzato entrambe le location oltre ad essere anche gli artefici de Il Malvasia! Wow!
Insomma un week end a Treviso si può dire riservi davvero piacevoli sorprese nostre Treviso può essere anche una buona base per visitare la laguna.
2 risposte
Le opere di Andy Warhol erano in mostra l’anno scorso in questo periodo a Genova, ma non ce l’ho fatta ad andare. Ho guardato gli orari dei treni per vedere se il lunedì di Pasquetta potevo riuscirci in un giorno, ma è una mission impossible 😉 Però mi pare che a fine anno ci sarà un’altra mostra e quella non me la posso perdere.
Treviso non era “nel mio radar” fino a oggi: tanti posti carini da vedere, e quel ristorante è bellissimo!
Che mostra ci sarà a fine anno? Gia Treviso merita una sosta anche solo per questi posticini super carini! 🙂