La Going-to-the-Sun-Road è considerata una delle strade panoramiche più spettacolari degli Stati Uniti, situata a nord del Montana, attraversa completamente il Glacier National Park e nel momento in cui si cercano delle informazioni su questa “scenic road” (come le chiamano negli States) tutte vi diranno che questa strada vanta di avere scorci pazzeschi a picco su vallate e vasti ghiacciai.
Noi l’abbiamo percorsa in tutta la sua lunghezza e sarà perché siamo abituati a montagne e ghiacciai di grande impatto in Italia e più in generale in Europa, sarà perché nutrivo grosse aspettative per questo parco (tanto da fare una deviazione apposta), sarà perché forse di così tanto ghiaccio non ne abbiamo visto o perché nonostante io soffra di vertigini non ho affatto visto tutto questo strapiombo… beh, come dire, non ne siamo rimasti poi così incantati come invece ci aspettavamo.
Certo che se siete in zona Glacier National Park vale comunque la pena farci un giro. Il Montana, del resto, è come dicono “a big blue sky” e solo per stare sotto questo cielo ne può valer la pena!
Glacier National Park
Il Glacier, che si estende tra i territori del Montana e, per la parte canadese, tra l’Alberta e la British Columbia, è considerato uno dei parchi tra i più “selvaggi” grazie al suo incontaminato ecosistema, alle sue cime innevate, ai laghetti turchesi, ai prati immensi punteggiati da distese di fiori selvatici ed ai moltissimi animali che qui popolano il parco (e che noi non abbiamo incontrati, eh!).
L’accesso al parco, che per le sue cime è chiamato anche “The Crown of the Continent”, è a pagamento: con 30 dollari si ha un pass che dura comunque 7 giorni. All’ingresso, i ranger vi doteranno di mappa e indicazioni per poter visitarlo come si deve e saranno ben disponibili a darvi i migliori consigli su come muoversi all’interno.
Si può decidere di attraversare il parco percorrendo appunto la famosa strada “Going to the Sun” o di viverlo per più giorni grazie ai numerosi trail, facendo così delle escursioni lungo sentieri la cui distanza e difficoltà varia. Noi, considerato il tempo a nostra disposizione, per avere un assaggio del parco, ci siamo limitati ad inoltrarci lungo il Trail of the Cedars un breve sentiero situato non lontano dal Lake Macdonald Lodge che si snoda immerso letteralmente in una foresta di cedri.
Attraverso una passerella si cammina lungo un percorso della durata di circa 30 minuti tra alberi, cascatelle e ruscelli. Volendo c’è anche una deviazione che porta in un’ora ad un ghiacciaio e promette la vista di un laghetto turchese. Noi però considerato il tempo necessario per percorrere la strada panoramica non lo abbiamo fatto.
Going-to-the-Sun-Road: la strada panoramica nel Montana
La Going-to-the-Sun-Road, letteralmente “la strada che porta verso il Sole” si trova sulle Rocky Mountains degli Stati Uniti Occidentali, nel pieno del Glacier National Park: con i suoi 80 km (50 miglia) attraversa completamente il parco da Est a Ovest e con una serie numerosa di tortuosi tornanti si sale fino ad un’altezza di 2025 metri al culmine del quale si trova il Logan Pass.
La strada è percorribile da Est ad Ovest e viceversa. Per godere di una migliore visibilità del paesaggio, vi consiglio di percorrerla da Ovest verso Est in quanto, essendo scolpita a lato della montagna, facendo così vi troverete lungo il lato “panorama” e non sotto la parte della parete rocciosa.
Accedendo da Est il primo punto di interesse che troverete è il Lake Mc Donald sul quale si affaccia l’omonimo e storico Lodge che fu costruito addirittura nel 1913. Da qui è possibile prendere (ovviamente a pagamento) i Red Busses, una caratteristica navetta rossa quasi un’icona del parco che rievoca i vecchi pullman degli anni trenta riportando ai fasti del passato quando il turismo era davvero per pochi.
Con questo “pullman” potrete andare alla scoperta di tutta la strada panoramica, una soluzione perfetta qualora non vogliate guidare per godervi al meglio il paesaggio o se siete un po’ intimoriti dai tratti stretti di strada che incontrerete. Sempre dall’hotel partono anche i battelli che percorrono l’intero lago per avere così un’ulteriore e diversa prospettiva del panorama sulle montagne.
Fate comunque una sosta al lodge per ammirarne la sua caratteristica architettura interna totalmente in legno, bevetevi un caffè e rilassatevi di fronte al lago prima di affrontare il percorso in auto che vi aspetterà.
La strada non inizierà subito con scorci mozzafiato ma per circa 16 km, passato il Lake MacDonald, salirete dolcemente senza accorgervene e senza panorami degni di nota. Sulla strada, ben indicato, troverete l’accesso ad uno dei primi sentieri, il Trail of the Cedars qualora vogliate percorrerlo. Il percorso della durata di poco più di mezz’ora segnato da delle passerelle di legno, si snoda tra cascatelle e ruscelli in una vera foresta di cedri. Volendo c’è anche una deviazione che porta in poco più di un’ora ad un ghiacciaio e promette la vista di un laghetto turchese.
Ad un certo punto, senza quasi accorgervene, ecco che inizierete a trovarvi a metà montagna e finalmente a godere di un panorama migliore.
Going-to-the-Sun-Road: Logan Pass ai confini con il Canada
Tra i diversi punti sulla strada, oltre a quelli panoramici che incontrerete dove fermarsi a scattare delle foto, il Logan Pass è sicuramente quello più interessante. Con i suoi 2025 metri è il punto più alto raggiungibile in macchina del parco. Qua oltre ai vari scoiattoli che incontrerete, c’è il Logan Pass Visitor Center, un posto dove poter pranzare, un negozio di souvenir (ovviamente non manca mai) ma da qui soprattutto partono i vari sentieri e le escursioni per visitare il ghiacciaio.
Proprio alle spalle del Visitor Center parte uno dei percorsi tra i più noti, l’Hidden Lake Overlook Trail la cui parte iniziale si sviluppa su una lunga passerella di legno realizzata per preservare la tundra e la sua moltitudine di fiori selvatici. Il percorso è lungo circa 5 km ma vale la pena anche percorrerne solo un pezzo, in base al tempo che potrete dedicarvi.
Al Logan Pass inoltre potrete notare non solo la bandiera a stelle e strisce ma anche la bandiera del Canada (è proprio qua che ho deciso che l’anno successivo sarei andata in Canada) poiché il parco si trova al confine, se non a cavallo per una piccola porzione, proprio con il territorio canadese.
Riprendendo la Going to the Sun verso est, a non molta distanza dal Logan Pass si potrà vedere un altro ghiacciaio il Sunrift Gorge (i ghiacciai di questo parco si stanno via via restringendo) non molto distante dall’altro lago che incontrerete, il St. Mary Lake. Questo lago colpisce per il colore turchese intensissimo tanto che a tratti sembra quasi un fiordo.
Tuttavia l’uscita ad est a noi è sembrata piuttosto triste e desolata anche dal punto di vista paesaggistico. Di sicuro e nell’insieme l’entrata ad ovest è più carina e vivace.
Going-to-the-Sun-Road: quando andare
La Going-to-the-Sun-Road non è sempre accessibile. Trattandosi di una strada di montagna fatta di salite e discese ripide senza parapetto a tratti molto stretta e, visto che da queste parti ci sono delle enormi nevicate (beh tutto nel Montana è big!!!), in inverno viene letteralmente chiusa. Per poterla percorrere dovete tenere presente il periodo indicativo che va da maggio ad ottobre. L’ideale è monitorare le informazioni in real time sul sito del parco.
Il mio consiglio è di percorrere la strada al mattino presto onde evitare di trovare affollamento e colonne. Tenete presente che spesso in America si tende alla manutenzione delle strade proprio durante la stagione estiva e questo può portare a trovare semafori provvisori lungo il percorso che vi possono rallentare.
Partendo al mattino potrete godervi così il panorama e cosa da non poco conto non impazzirete al Logan Pass nella ricerca di un parcheggio.
Going-to-the-Sun-Road – dove soggiornare: Whitefish
Come per ogni parco americano è possibile dormire nelle strutture, o meglio, nei Lodge presenti all’interno. Come sempre questo comporta ovviamente costi decisamente più alti.
Una buona base di compromesso sia per la distanza che per l’ampia disponibilità di strutture a costi più accessibili, è Whitefish, piccola cittadina che si trova al di fuori del lato ovest del parco. Noi abbiamo soggiornato proprio qua affidandoci questa volta ad AirBnb grazie al quale qui ho conosciuto Miriam, fantastica “padrona di casa”, che mi ha svelato i segreti della sua famosissima granola Alpen Glow’s World Famous recipe.
Vi consiglio inoltre, se avete un po’ di tempo a disposizione, di fare tappa al Flathead Lake a soli 30 minuti d’auto da Whitefish. Noi lo abbiamo incontrato quasi per caso sulla nostra rotta. Considerato uno dei laghi d’acqua dolce tra i più puliti, non solo gode di scorci da cartolina ma diversi sono i localini che lo costeggiano. Sarà piacevole anche solo fermarsi per mezz’ora e rilassarsi magari bevendo un drink con vista lago.